14/08/2025
Quarta di copertina
Questo è un libro che parla del destino. Di quello che ciascuno di noi si conquista e di quello che in parte è già scritto.
È la storia di Francesco, un ragazzo di ventisette anni che vive a Mendrisio, nel Canton Ticino, in Svizzera. Lavora in banca, ha una vita piuttosto ordinaria, ama camminare e andare in bicicletta, raccoglie adesivi della frutta, ha un capo on the road e una collega leggermente stalker e forse ha anche una fidanzata, con cui discute, non con grande competenza, di capanne sudatorie, di crescita personale e di who is in. Fortunatamente ha anche un vero, grande amico che in questa storia avrà un ruolo importante.
Un giorno però, in questa esistenza tutto sommato equilibrata, accade qualcosa. Francesco vive un insolito incontro con una donna che, fissandolo negli occhi, lo mette in guardia su un pericolo imminente: “Martedì prossimo – gli dice – non uscire di casa. Non farlo, perché rischi di morire. Non sto scherzando – insiste – uscendo di casa corri un pericolo davvero grande e potresti perdere la vita”.
È uno scherzo? È una cosa seria? Cosa farà Francesco martedì? Uscirà comunque o, ascoltando questa curiosa profezia, deciderà di restare chiuso in casa?
In questo libro troverete tutte le risposte.
Non solo. “Mi hanno detto che morirò martedì” vi permetterà di planare su temi affascinanti come la musica, Einstein, il caso, l’astrologia, la fortuna, le rune, la Valle Maggia, gli amori malesi, San Bernardino, la cucina balcanica, il terrapiattismo, le Harley Davidson, i pavoni egocentrici e i consolador. Oltre ad approfondire temi essenziali come il senso del vivere e la teoria del dubbio.
Caspita, qui si fa sul serio.
Alla luce di questo strano elenco, so bene che vi starete chiedendo: ma questo libro è forse un romanzo di formazione? Un thriller? Un saggio sul destino?
Forse. Rende meglio l’idea dirvi che questo è un libro dove si sorride. E anche molto.
E sorridere di noi stessi e delle nostre meravigliose vite, fidatevi, è un esercizio che può farci solo bene.
Daniele Oldani
Nato il 31 agosto del 1964. Sole in vergine e in ottava casa, luna in gemelli e ascendente capricorno. Scrive da sempre in diversi ambiti. Ha svolto il mestiere di copywriter per agenzie di pubblicità, ha scritto testi teatrali e per il cabaret, ha creato giochi da tavolo. Da anni svolge l’attività di giornalista radiofonico e ricorda con affetto le esperienze professionali a RTL102,5 e a Radio Reporter. Dal 2001 lavora per la Rete Uno della RSI Radiotelevisione Svizzera: ogni giorno conduce il programma Albachiara, in onda nelle prime ore del mattino. Ha pubblicato la raccolta di aforismi “Vita – Distrazioni per l’uso” con Perdisa Editore. Nel 2025 ha pubblicato il suo primo romanzo intitolato “Mi hanno detto che morirò martedì”.